La dimensione professionale della vita delle persone ha un ruolo fondamentale per la realizzazione del benessere e della felicità.
Può capitare che nell’arco della vita ci si ritrovi a cambiare lavoro per migliorare le nostre condizioni oppure per esigenze di vita, ma può succedere anche che questo non accada.
In Italia abbiamo un retaggio culturale che porta gran parte degli addetti ai lavori della selezione del personale a giudicare male coloro che nel percorso lavorativo hanno cambiato più aziende; sicuramente ad oggi la longevità in un’azienda consente di acquisire dei punti in un processo di selezione.
Ma qual’è il prezzo che le persone pagano per rimanere così a lungo sempre nella stessa azienda?
L’incertezza del futuro, la pigrizia, la routine, la paura delle cose sconosciute sono tutti elementi che ostacolano il cambiamento, e il rischio più grave è che possono letteralmente bloccarti in una vita che non ti piace, una vita che non ti consente di crescere di arricchirti, una vita che non ti rappresenta.
Il primo passo da fare sicuramente è riprendere il contatto con te stesso e con il malessere che stai covando dentro di te. Riprendere in mano le redini della tua vita passa dal fare un progetto di un cambiamento che poi realizzerai piano piano, passo dopo passo, pezzo per pezzo, con il tuo ritmo e con il tuo tempo.
Non esiste il momento “giusto” per scegliere di cambiare le cose che non ti piacciono della tua vita, ma esiste il bisogno che devi ascoltare prima di iniziare un progetto.
Il percorso di coaching che ti propongo ti permetterà di agire su tre piani: la tua autoconsapevolezza, la consapevolezza delle dinamiche del mercato del lavoro e il tuo progetto di cambiamento!